La rigenerazione ossea dentale è una tecnica chirurgica volta a ripristinare il volume dell’osso (spessore e altezza) originario, o a renderlo almeno sufficiente per potervi inserire un impianto dentale.
Le cause che portano alla perdita di osso nella cavità orale sono molteplici: la parodontite, i granulomi, le cisti o anche eventuali neoplasie rare. Tuttavia, la causa primaria rimane comunque la perdita di uno o più denti, dovuta a una carie profonda, a una frattura o a un’infezione della radice non trattabile.
Un volume insufficiente di osso in molti casi non permetterebbe il posizionamento di un impianto dentale per la sostituzione di uno o più denti mancanti, ma grazie alle tecniche di rigenerazione ossea, è possibile oggi ripristinarne le giuste dimensioni consentendo la posa di impianti.
Ecco come funziona:
STEP 1
Il sostituto osseo (e/o l’osso proprio del paziente) viene applicato sull’osso da rigenerare
STEP 2
Una volta applicato, l’innesto viene protetto da una membrana riassorbibile, così da impedire alle cellule gengivali di svilupparsi all’interno del volume da rigenerare
STEP 3
Il materiale innestato funge da impalcatura per le cellule ossee, che crescono al suo interno seguendo un processo naturale
STEP 4
Il gonfiore e gli ematomi post-intervento sussistono per circa una settimana, mentre i tempi di guarigione e rigenerazione dell’osso oscillano dai 3 ai 6 mesi
STEP 5
Oggigiorno, nella maggior parte dei casi, le tecniche rigenerative possono venir combinate con l’estrazione del dente malato e/o con la posa degli impianti dentali (rigenerazione simultanea).
La rigenerazione ossea viene effettuata in anestesia locale. Una narcosi o sedazione sono comunque possibili se desiderate dal paziente.
Rigenerazione ossea dentale: le tipologie di innesto
In base al paziente, alle sue necessità e al caso specifico, il chirurgo orale valuta che tipologia di innesto usare:
- Innesto autologo: il trapianto riguarda un osso appartenente al paziente stesso, prelevato solitamente localmente (stesso sito operatorio) oppure da altri siti all’interno della cavità orale (mandibola).
- Innesto di biomateriali sostitutivi: Per evitare o ridurre la necessità di un prelievo di osso autologo, sono disponibili diversi biomateriali sostitutivi. Quello più utilizzato è di origine bovina, privato della sua componente organica (osso bovino deproteinizzato).
Quali sono i tempi necessari per la rigenerazione ossea dentale?
L’intervento di rigenerazione ossea ha una durata di circa 2 ore. Per quanto riguarda il decorso post-intervento, i tempi di recupero variano da paziente a paziente. In generale, il gonfiore e gli ematomi post-intervento sussistono per circa una settimana, mentre i tempi di guarigione completa e rigenerazione dell’osso oscillino tra i 3 e i 6 mesi dall’intervento.
Per favorire la guarigione, ci sono alcuni accorgimenti che il paziente deve prendere:
- Evitare il fumo e l’alcool;
- Seguire la medicazione prevista;
- Disinfettare la bocca con colluttorio antibatterico;
- Eseguire con cura l’igiene orale, ma senza interferire con il processo di guarigione, evitando quindi la zona operata.
Al fine di valutare accuratamente la situazione dell’osso e la necessità di ricorrere a un intervento di rigenerazione ossea, viene inizialmente effettuata una prima valutazione radiografica tridimensionale: la TAC volumetrica.
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