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Gengive recesse: una minaccia per il tuo sorriso

Scritto da Dr Kraus | 14-mar-2025

La recessione gengivale è un disturbo comune del cavo orale la cui conseguenza principale consiste nel ritiro delle gengive, lasciando scoperta la radice dei denti. 

Un disturbo di questo tipo è sgradevole sia da un punto di vista di salute orale, aumentando la sensibilità generale dei denti, sia dal punto di vista estetico, dando ai denti un aspetto più lungo e irregolare, con un impatto significativo sull’autostima personale di chi ne soffre.

Nonostante sia una condizione patologica frequente, specialmente con il progredire dell’età, è possibile diminuirne in parte l’incidenza con una corretta igiene orale, utilizzando gli ausili idonei consigliati dalla propria igienista dentale. 

Il supporto del proprio dentista di fiducia è inoltre fondamentale per una diagnosi tempestiva e per trattare da subito le gengive recesse, in modo da evitare il peggioramento della condizione e dell’eventuale sintomatologia.

 

Gengive recesse: di cosa si tratta

Per recessione gengivale si intende quella condizione del cavo orale caratterizzata dal progressivo ritiro delle gengive verso il margine apicale del dente. 

La gengiva che si ritira può farlo in maniera lenta e graduale, oppure presentare una retrazione più improvvisa e veloce. 

Allo stesso modo, l’estensione della recessione gengivale può essere variabile: si va dall’interessamento del singolo dente, fino ad un ritiro gengivale che interessa tutto il cavo orale.

Le gengive recesse rappresentano un disturbo che può passare facilmente in secondo piano, fino a che la retrazione non diventa più importante, contribuendo a causare altre patologie e conseguenze, come infiammazioni delle gengive, sia dal punto di vista estetico, poiché il sorriso del paziente risulta seriamente compromesso in quanto i denti coinvolti sembrano molto più lunghi del dovuto.

La recessione delle gengive può colpire indifferentemente tutti i denti, anche se si è tuttavia notata una maggiore incidenza della patologia in corrispondenza di canini e premolari. 

Una maggiore accortezza verso lo stato di salute di questi denti può quindi aiutare a rilevare precocemente la recessione gengivale.

 

Gengive recesse: i sintomi più comuni

Le gengive recesse possono essere la conseguenza di una serie di abitudini igieniche scorrette oppure di un trattamento ortodontico avvenuto in passato. A volte si tratta solo di una predisposizione propria del paziente. 

Se l’iniziale ritiro gengivale può dunque essere poco visibile, esistono tuttavia dei altri sintomi tipici che possono facilitare  il riconoscimento.

Tra i più frequenti si ricordano:

  •  Ipersensibilità dentale: rispetto a stimoli termici (cibi troppo freddi o troppo caldi, acqua troppo fredda…) o meccanici (spazzolamento sbagliato, passaggio del filo interdentale, masticazione…);
  • Tendenza delle gengive a sanguinare e/o gonfiarsi.

 

Impatto estetico delle gengive recesse

Uno degli effetti più evidenti delle gengive recesse è l'allungamento apparente dei denti, ma si possono verificare anche altri inestetismi, che hanno un notevole impatto soprattutto dal punto di vista estetico, quali:

  •  Discromie dentali: con un ingiallimento visibile dovuto alla radice del dente, di colore più scuro, che diventa visibile a causa della recessione.
  • Spazi neri tra i denti: causata dalla perdita di tessuto gengivale tra i denti.

 

Questi fattori possono portare a un impatto psicologico importante, causando insicurezza e disagio nelle interazioni sociali.

 

Come curare le gengive recesse

La cura per le gengive recesse dipende principalmente dalle cause e dallo stadio in cui si trova la patologia. 

Se il ritiro delle gengive viene notato da subito, la correzione delle proprie abitudini potrebbe essere sufficiente. 

Pertanto è utile attuare una buona prevenzione, se si sospetta di averne i sintomi, adottando questi piccoli accorgimenti:

  • Usare uno spazzolino a setole morbide e spazzolare con movimenti delicati.
  • Sottoporsi a pulizie professionali regolari per rimuovere placca e tartaro

 

Trattamenti per le gengive recesse

Nei casi più avanzati di recessione gengivale potrebbe rendersi necessario un intervento di copertura radicolare: una tecnica microchirurgica che permette di riposizionare il tessuto gengivale per coprire le radici esposte. In molti casi è necessario combinare la copertura con un innesto di “tessuto connettivo”. Per questo vengono prelevati piccoli lembi di tessuto da altre zone della bocca per ripristinare il volume gengivale, assicurando la stabilità a lungo termine e riducendo il rischio di recidiva.

Questo tipo di trattamento è possibile dopo un’attenta valutazione ed analisi da parte dello specialista.

 

Conclusione

La recessione gengivale non è solo un problema estetico, ma una condizione che può compromettere la salute orale nel lungo termine. Se non trattata tempestivamente, può portare a ipersensibilità dentale, infiammazioni e, nei casi più gravi, alla perdita di supporto gengivale e osseo.

 

Un’adeguata prevenzione, con una corretta igiene orale e controlli regolari dal dentista, può aiutare a rallentare o prevenire la progressione della patologia.

Nei casi più avanzati, invece, esistono soluzioni terapeutiche avanzate, come le tecniche di copertura radicolare e gli innesti gengivali, che permettono di ripristinare sia l’estetica che la salute della dentatura.

Presso lo Studio Dentistico Dr. Kraus, oggi è possibile affrontare la recessione gengivale con trattamenti efficaci e duraturi.

Se sospetti di soffrire di questa condizione o desideri maggiori informazioni su come preservare la salute delle tue gengive, prenota una consulenza: il nostro team di specialisti esperti sarà lieto di offrirti la soluzione più adatta alle tue esigenze.






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